Provvisorio-definitivo

“Provvisorio-definitivo” è l’episodio uno di This is not the Exit – Autrice: Giona

I miei genitori si sposarono in maniera un po’ raffazzonata.

Successe così, circa. Si frequentavano da pochi di mesi, la narrazione famigliare dice sei: mia mamma lavorava e aveva messo da parte un po’ di soldi che teneva nel comodino.

Un giorno torna a casa e suo papà la accoglie con la busta dei suoi soldi trovata da mia nonna facendo le pulizie e le dice “questi soldi sono nostri: li teniamo per le spese del dentista che ci sei costata e per le future spese che verranno” punto. Questione finita.

Mia mamma chiamò subito mio papà e gli spiegò cos’era successo e lui, con una frase che neppure in “Via col vento” ho mai sentito disse solo: “Vestiti: ti prendo e ti porto via” e così fece. Venne a casa di mia mamma con la sua MotoGuzzi e la portò a casa sua con solo quello che aveva addosso in quel momento: un paio di jeans, delle Superga bianche e una camicetta rosa pallido. Basta…

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“Provvisorio-definitivo” è il secondo capitolo di This is not the exit e fa parte di “Confini diVersi un podcast in quattro racconti” un progetto creato in collaborazione con Beat Scuola d’Arte che uscirà con cadenza settimanale.

“Confini diVersi un podcast in quattro racconti” è un raccoglitore di quattro storie che, se fossimo nel 1950, si sarebbero chiamate radiodrammi a puntate.

In ognuno di essi si ride, si piange, ci si commuove ma soprattutto si ascoltano quattro persone che si sono messe in gioco. Per noi ma soprattutto per loro stesse.

Ogni racconto è una storia, ogni storia è un viaggio, ogni viaggio ha un confine, un prima e un dopo.

Si sono messi a nudo per noi perché scrivere è sempre scrivere di se: anche se parli d’altro quello che racconti è la tua esperienza.

Ogni tappa di questi viaggi potrà farvi ridere o piangere, potreste arrabbiarvi o sorridere.

E ascoltando alcuni aneddoti vi verrà spontaneo pensare “questo capita sempre anche a me” o “io non l’avrei mai fatto!”.E viaggerete con loro perché in fin dei conti l’importante è viaggiare e tornare cambiati.